Nel cuore della Valle di Agerola, nell’alta Costiera Amalfitana, sorge un posto dove in ogni angolo puoi scorgere quell’infinito tanto caro a Leopardi.
Alberi da frutto appena germogliati ed orticelli ben coltivati fanno da cornice ad una distesa in cui il cielo si nasconde nel mare, mentre distese di alberi colorano di verde il paesaggio intorno.
Il solletico dell’erbetta fresca sotto i piedi ti accompagna sotto il tuo albero di ciliegio preferito dove ami assaporare la crostata all’amarena di primo mattino, o leggere un libro mentre aspetti il tramonto.
Immaginare l’Italia, la Campania, la Costiera Amalfitana senza i suoi affezionati viaggiatori suona come un paradosso. Da qui nasce la nostra volontà di non fermarci, neanche dinanzi a quest’emergenza.
Benvenuti alla Tenuta Novecento, il primo agriturismo biologico in Costa d’Amalfi.
Nasce nel 2016, quando Michele Inserra, agronomo di professione, e Valentina Sannino, architetto nella vita, mossi dalla passione per la natura, l’agricoltura e la bellezza della vita rurale, recuperano i terreni agricoli della storica famiglia agerolese della frazione di Campora per dar vita ad un’azienda agricola ad indirizzo biologico.
Dopo il restauro dell’antica cascina di fine ‘800 racchiuso nella proprietà, istituiscono l’Azienda Bio-Agrituristica Tenuta Novecento, così come la conosciamo oggi.
La loro vocazione per questo lavoro ha dato loro la forza per ripartire.
Michele e Valentina ci raccontano infatti che “la fortuna di fare il lavoro che amiamo ci ha spinto a guardare gli eventi degli ultimi mesi da un’altra prospettiva. Abbiamo ricominciato facendo ciò che più ci piace e che sappiamo far meglio: valorizzare la terra in cui viviamo.
Talvolta ci vuole un pizzico di incoscienza, sappiamo le difficoltà che dovremo affrontare”.
Il periodo trascorso sembra aver fortificato ancora di più le fondamenta di questa storia fatta di abnegazione e passione.
Il nome della tenuta, Novecento, rievoca il secolo di maggiore attività agricola della storia, dall’allevamento dei bachi da seta alla produzione del vino.
Ancora oggi, questo spazio di paradiso in terra, è popolato di alberi e viti secolari all’interno dei circa 10.000 mq della proprietà.
La tenuta offre ospitalità in camere dall’arredamento a vocazione rurale, recuperato dall’antico mobilio della famiglia Amatruda. Le ampie superfici finestrate permettono il contatto visivo continuo con la natura circostante.
“Per la ripartenza abbiamo dovuto reinventarci”, ci racconta Valentina. “Stiamo attuando una politica di tracciamento della sanificazione per tutta la filiera del cambio biancheria per esempio, abbiamo riorganizzato gli spazi in base ai settori, dalla zona di attesa per gli ospiti in arrivo o in partenza, alle aree verdi esterne.
Per le camere abbiamo predisposto l’autocontrollo, mediante apposito protocollo con designazione del responsabile alla sanificazione.
Una delle novità di questa fase è quella che abbiamo chiamato ”amorevole privacy, coccoliamo i nostri ospiti servendo loro la colazione in camera o in giardino, e al contempo ne tuteliamo la salute garantendone il distanziamento fisico, come da protocollo”.
Ma qual è la risposta dell’utenza? Michele e Valentina sono ottimisti.
Si respira un’innata voglia di riconquistare la normalità. I nostri ospiti stanno rispondendo positivamente alle nostre proposte di ospitalità e di attività in azienda. Percepiamo da parte loro il desiderio di tornare a dedicare il loro tempo al benessere psicofisico, oltre al desiderio intramontabile di conoscere un posto unico al mondo.
Gli ospiti di Tenuta Novecento non vedono l’ora di tornare a camminare in questo posto incantevole, magari a piedi nudi, perdendosi tra gli alberi da frutto, gli orti o, semplicemente, lasciarsi abbracciare dal paesaggio meraviglioso.
Tra spazi sconfinati e l’immensità della natura, auguriamo a Michele e Valentina un grande in bocca al lupo. Coraggio, la ripartenza sarà dolce in questo mare.